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PALIO 2023 settembre 01, 2024 17:00 156 Days http://www.ilpalio.it/

Sant'Andrea

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IL PALIO DEL VECCHIO MERCATO 2016 - XXVII

 

LA SQUADRApalio 2016

Alessandro Trevisan, Daniele menegon, Danilo Perussato, Emanuel Santin, Gianmaria Sartor, Marco Tessariol, Patrik Morello, Simone Caeran

CAPOMASTRO: Danilo Perussato
DAMIGELLA: Mara Caberlotto
ALLENATORE: Alessandro Trevisan
RESPONSABILI DAMIGELLA: Emanuela Sartor, Loredana Caberlotto
RESPONSABILE SFILATA: Gastone Pozzobon
RESPONSABILE MERCATINO: Domenico Fantin
SIMBOLO: Area Verde - PRODOTTO TRASPORTATO: Frutta - COLORE: Verde

GUARDA LA GALLERIA

SANT'ANDREA - AREA VERDE
Erano i primi di Agosto del 1990 e un buon gruppo di baldi giovani, stava costruendo il nostro centro frazionale, l'Area Verde.
Una sera, nel bel mezzo dei lavori, arrivò Odoardo Fero che pose un'intrigante domanda ai ragazzi: "Tosati voeu ciapar 5 milioni?" senza pensarci troppo qualcuno rispose: "Basta che te me disi cosa far; parchè qua min vol tanti".
Odoardo spiegò l'idea venuta dai Selese, riguardante la corsa; dopo una prima risata scherzosa, il gruppo accettò la sfida e in meno di un mese si allenò per poter spingere 4 quintali di carro, dal municipio alla colonna, senza cambi e per giunta con pantaloni lunghi e camicia! Sotto un caldo che, diciamolo "Sudava anca i morti!"
Dal 1990 ad oggi i ragazzi ce l'hanno sempre fatta (dovon ancora vinsar i 5 milioni), ma l'impegno è sempre tanto; nel corso delle edizioni sono cambiate tante cose: è stata aggiunta la damigella, poi il mercatino e inoltre la sfilata storica.

Il simbolo di S. Andrea è la frutta, data la posizione della contrada nel verde della campagna montebellunese, che viene venduta assieme a marmellate e grappe, distillate nella vecchia maniera, al tradizionale mercatino.
Ad oggi l'Area Verde non è più soltanto un punto di ritrovo per il palio, ma vi sono altre ricorrenze come: la sagra a novembre in onore del patrono, il falò della befana e la festa del 1° Maggio.

 

IL DRAPPO
Mario Camilli
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drappo 2016

Nasce a Montebelluna nel 1968. Grazie ad una costante sete di libertà e alla volontà di sperimentarsi lascia il lavoro di ragioniere per svariate occupazioni commerciali. Approda alla consulenza ambientale con successo conciliando così la passione per i viaggi. Inizia a viaggiare sperimentando la conoscenza di luoghi e genti. 
Viaggio come ricerca esistenziale, scoperta e incontro con persone guardandole negli occhi.
Viaggio verso la dimensione spirituale in cui il dubbio, l'umano e la natura esplodono in colori e forme. Ricerca artistica che ha trovato un’espressione compiuta nella realizzazione di pannelli lignei trattati con stampa digitale, aerografo e tecniche multiple. 
L'espressione artistica sostiene il bisogno della scoperta che coinvolge l'uomo e i luoghi.
Per Mario Camilli L'Avana è una seconda casa, una città in cui si ritrovano amici e si vive in strada lasciandosi coinvolgere dal ritmo quotidiano. Dopo il ciclo latino si è sviluppata la ricerca di una espressione spirituale: il ciclo dei santi. Uomini che testimoniano ad altri uomini il valore di fede vissuta nel quotidiano. Mario non descrive la santità, ma presenta la ricerca umana alla santità. Santità come percorso terreno, forza e tensione che si mescolano con la terra, il sudore e tutte le contraddizioni del momento. 
La fase dei santi ha ispirato la fase mariana: Maria una donna che esprime la molteplicità del valore materno. Nelle opere di Mario il volto di Maria si accosta alle dimensioni di luoghi terreni. La madre è con i figli, la madre risulta una presenza in un mondo imperfetto e ricco di dolori e di ingiustizie. Il rosso per l'artista è il colore dominante. Dall’esperienza latina in cui la natura esprime la forza degli estremi, Mario ha assimilato il cromatismo. Nelle sue opere troviamo forme e colori forti: il rosso è privilegiato. Rosso di passione, di sangue, di sofferenze e di gioie. Labbra che sussurrano seduzioni e promesse paradisiache e fuochi che ardono o riscaldano animi congelati dal nichilismo esistenziale. La ricerca artistica di Mario è un grido di speranza in cui l' uomo guarda al cielo alla ricerca di una dimensione più elevata.